martedì 30 dicembre 2008

The Poker Mindset: Essential Attitudes for Poker Success

di Matthew Hilger e Ian Taylor

Che dire .... un libro OVVIO, SCONTATO, RIPETITIVO, ma Straordinariamente UTILE

L'intended audience sono tutti i giocatori, ma alcuni dei concetti si applicano meglio a chi gioca prevalentemente cash game.
Gli autori ripetono ossessivamente almeno ogni 20 pagine che occorre capire la realtà del gioco, che perdere fa parte del gioco e bisogna accettarlo, non farlo, non ci farà di certo giocare meglio. Vengono analizzati tutti i fattori che innescano uno stato di TILT e vengono pure date le misure per classificare la magnitudo di un tilt.
Vengono fornite le armi per demolire quello che il libro chiama "wolly thinking" ossia "pensiero distorto" che è molto ricorrente durante un periodo negativo ad esempio, se perdo con JJ e mi arrivano di nuovo dopo 4 mani, non significa che io li debba giocare differentemente da prima ... se come li ho giocati prima è il modo più profittevole, in sostanza aiuta a riconoscere quando stiamo entrando
in una fase di "pensiero distorto" e come difenderci da queste situazioni rendendoci impermeabili alle situazioni contingenti.
A molti i concetti espressi potranno sembrare banalità, cose che si potrebbero riassumere in 50 pagine anzichè in 300, ma è proprio l'ossessione e la ripetizione dei concetti che li rendono più evidenti.

Conclusione : Direi il libro di poker più utile che io abbia letto finora ... perchè dico questo ? semplice dopo che l'ho letto, il "poker mindset" mi ha consentito di non perdere per "pensiero distorto" alcune mani molto ravvicinate a bad beat, durante un downswing ho spinto di più e valubettato più mani su cui
altrimenti mi sarei accontentato di fare check sperando di incassare qualcosa, ho letto meglio il tilt degli avversari e ho sfruttato questa informazione, ho digerito meglio le porcate subite senza avere sbalzi di umore o altro.

Queste "azioni" sommate mi hanno permesso di perdere un po' meno ed incassare qualcosa in più quindi vorrei ringraziare gli autori per questo cumulo di banalità ripetitive.

Nessun commento: